Addio al Professor Carlo Arrigo Umiltà: un gigante della neuropsicologia italiana
Con profondo cordoglio il mondo accademico italiano e internazionale saluta la scomparsa del Professor Carlo Arrigo Umiltà, una delle figure più eminenti nella storia della psicologia e della neuropsicologia contemporanea. Nato a Forlì il 31 gennaio 1938, il Professor Umiltà ha attraversato oltre mezzo secolo di ricerca scientifica, formazione accademica e innovazione culturale, lasciando un’impronta indelebile nel panorama delle neuroscienze cognitive.
Dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna nel 1963, ha intrapreso una carriera accademica di eccezionale rilievo, guadagnandosi la libera docenza in Psicologia nel 1970 e ricevendo nel corso della sua vita prestigiosi riconoscimenti, tra cui la Laurea ad honorem in Neuroscienze dall’Università di Bologna (2016) e il Premio “Mente e Cervello” del Politecnico di
Torino (2004).
Il Professor Umiltà è stato pioniere nell’integrazione tra neurofisiologia e psicologia sperimentale, contribuendo alla nascita di una nuova disciplina: la neuropsicologia sperimentale. Le sue ricerche hanno spaziato dall’attenzione spaziale alla specializzazione emisferica, fino allo studio dei meccanismi cognitivi dell’elaborazione numerica e del riconoscimento facciale nei neonati. La sua
celebre teoria premotoria dell’attenzione è oggi considerata una pietra miliare nel campo delle neuroscienze cognitive.
Nel corso della sua carriera, ha ricoperto numerosi incarichi prestigiosi: è stato Professore Ordinario di Psicologia all’Università di Parma (1978-1989), Direttore dell’Istituto di Fisiologia Umana presso la stessa università, e Professore Ordinario e poi Emerito di Neuropsicologia all’Università di Padova, dove ha formato intere generazioni di studiosi e ricercatori, e dove ha ricoperto per primo il ruolo di direttore della Scuola Galileiana di Studi Superiori.
Figura di riferimento anche a livello istituzionale, ha presieduto o fatto parte di numerosi organismi di ricerca nazionali e internazionali, tra cui il Consiglio Scientifico dell’Istituto di Psicologia del CNR, il Gruppo Nazionale di Coordinamento Scienze del Comportamento, e il Scientific Advisory Board del Max Planck Institute. È stato inoltre nominatore per il Premio Nobel in Fisiologia o Medicina negli anni 1996, 1998 e 2000.
Autore prolifico, ha pubblicato oltre 280 articoli su riviste scientifiche internazionali con un h-index di 63 e circa 16.000 citazioni (Scopus), oltre a 200 pubblicazioni nazionali, diventando uno degli scienziati italiani più citati nel settore della psicologia e delle neuroscienze cognitive. Ha collaborato con centri di ricerca di altissimo livello, tra cui la University of Oregon, la Monash University in Australia, l’Hebrew University of Jerusalem, e il Max Planck Institute in Germania. Ha preso parte a progetti europei e transnazionali d’avanguardia, contribuendo a costruire ponti scientifici tra Italia, Europa e il mondo.
È stato Presidente della Società Italiana di Neuropsicologia (1985–1988), della Associazione Italiana di Psicologia(2000–2005), e della European Society for Cognitive Psychology (1993–1994). Membro dell’Academia Europea, ha partecipato a comitati direttivi e scientifici delle principali società internazionali del settore. Il Professor Umiltà lascia un’eredità culturale e scientifica sraordinaria, costruita sull’incessante impegno per una scienza rigorosa, interdisciplinare, e profondamente umana. Il suo pensiero continuerà a ispirare ricercatori, studenti e colleghi in tutto il mondo.
Alla sua famiglia, ai suoi allievi e ai suoi colleghi va il più sentito pensiero di gratitudine e
vicinanza.
Articolo con intervento della Rettrice Daniela Mapelli: https://www.mattinopadova.it/cronaca/morto-carlo-arrigo-umilta-professore-neuropsicologia-universita-padova-s66td0cc