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Le piante decidono i loro movimenti

22.11.2019

Le piante sono in grado di programmare il loro movimento in un modo molto più sviluppato di quanto si pensasse. Non si tratta di movimenti riflessi o stereotipati, ma hanno caratteristiche analoghe ai movimenti volontari riscontrati nell’essere umano ed altre specie animali La rivista Le Scienze ha

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Le piante decidono i loro movimenti

Le piante sono in grado di programmare il loro movimento in un modo molto più sviluppato di quanto si pensasse. Non si tratta di movimenti riflessi o stereotipati, ma hanno caratteristiche analoghe ai movimenti volontari riscontrati nell’essere umano ed altre specie animali

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Giornata internazionale dei Sopravvissuti al Suicidio

23.11.2019

Per accedere al questionario collegarsi a: https://websurvey.unipd.it/survey/index.php/491772?lang=it

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Psicologia: Unipd la migliore in Italia e tra i top 100 atenei al mondo secondo Times Higher Education

15.11.2019

Il Prof. Per Møller presenterà i risultati di un esperimento nel quale sono state studiate le dinamiche tra la plasticità neurofisiologica e l'associazione, nel lungo periodo, tra sapori e immagini. Il cervello umano è altamente flessibile e plastico, cambia costantemente in risposta agli stimoli cui è sottoposto. Molti dei cambiamenti del cervello umano sono il risultato di condizionamenti o di apprendimento associativo. Sviluppi e cambi delle preferenze alimentari sono solo un esempio di come l'apprendimento associativo pervada la vita umana. Altri esempi sono ravvisabili quando segnali visivi sono usati per riconoscere oggetti o merci le cui proprietà sono principalmente determinate da altri sensi, quali tatto o olfatto, gusto e chemestesi. Gli effetti visuo-gustativo sull’appetito hanno registrato un’alta densità EEG incentrata su componenti tardivi nei potenziali evocati visivi (VEP), in particolare le onde N2-P3. Gli effetti del condizionamento si manifestano sia come cambiamenti nel ritardo dei componenti del VEP sia come cambiamenti nelle attività neuronali in diverse aree del cervello. I cambiamenti nel ritardo sono 10-20 msec e non sarebbero completamente rilevabili dal cervello con metodi di imaging basati sulla risposta emodinamica, come la fMRI. D'altro canto, la risoluzione spaziale dell’EEG non è buona come quella della risonanza magnetica, ma le distribuzioni calcolate dal sw LORETA hanno rivelato che le correnti visive evocate nelle cinque regioni corticali, vanno dalle aree visive primarie a quella inferiore temporale (ITG). Nonostante l’uso di immagini simmetriche, abbiamo trovato un predominio sul lato destro dell'apprendimento. Il docente discuterà con i discenti i risultati di laboratorio e le problematiche emerse.

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Riconoscersi genitori oggi

"Scenari, Modelli di Intervento e Percorsi Formativi" organizzato dal Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Famiglia (CIRF)

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