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Il DPG partecipa al programma “Science for Bed-Rest” dell'Agenzia Spaziale Italiana

Il Dipartimento di Psicologia generale (DPG) partecipa al programma "Science for Bed-Rest" dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) con il progetto NeuroMyo, portato avanti dal Prof. Marco Narici del Dipartimento di Scienze Biomediche (DSB) per la parte fisiologia umana, e dal dott. Marco Marino e dal Prof. Alessandro Angrilli del DPG per la parte psicofisiologica.

Il programma "Science for Bed-Rest" dell’ASI include la partecipazione di 21 volontarie e volontari e prevede otto esperimenti multidisciplinari, supportati da una rete di oltre 90 ricercatori italiani. La raccolta dati, iniziata ad Agosto, verrà conclusa a Novembre, e dopo seguirà un ampio periodo dedicato all’analisi della notevole mole di dati raccolti. I partecipanti a questo esperimento sono sottoposti a 21 giorni di allettamento in una condizione chiamata head-down bed-rest (HDBR), un modello sperimentale denominato anche microgravità simulata che consente di riprodurre sulla Terra alcuni degli adattamenti fisiologici che sono sperimentati dagli astronauti nello spazio. In questa condizione la capacità del cervello di elaborare le informazioni provenienti dal corpo risulta compromessa, influenzando diversi processi cerebrali, sia a livello cognitivo che sensomotorio.

La condizione HDBR rappresenta anche un modello importante per studiare l’invecchiamento accelerato e gli effetti dell’allettamento forzato e immobilizzazione nei pazienti ospedalizzati. Una variabile che verrà esplorata è rappresentata dalle differenze di genere nei cambiamenti fisiologici indotti dall’inattività prolungata. Ulteriore obiettivo è quello di sviluppare soluzioni innovative per il benessere di equipaggi spaziali ma anche dei pazienti sulla Terra. Questo programma permette infatti, di monitorare e analizzare quotidianamente le risposte fisiologiche cerebrali e cognitive delle persone sottoposte a bed-rest, attraverso vari indici di funzionamento metabolico, muscolare, psicofisiologico, e mediante la raccolta di campioni biologici effettuate prima, durante e dopo il periodo di allettamento.

Le attività del team del DPG, coordinate dal dott. Marino e dal Prof. Angrilli, sono rivolte allo studio degli effetti dell'inattività prolungata sul sistema nervoso e sui processi cognitivi. Lo studio di queste alterazioni avviene tramite registrazioni dell’attività cerebrale che sono effettuate utilizzando sistemi di neurofisiologia quali l’elettroencefalografia (EEG) e test di efficienza mentale. Il segnale EEG viene registrata a riposo, e durante lo svolgimento di vari task cognitivi, per valutare funzioni quali memoria di lavoro e attenzione sostenuta, e sensorimotori, per valutare la capacità di integrazione delle informazioni sensoriali in un contesto nel quale gli stimoli propriocettivi sono alterati.

Il progetto fornirà informazioni su come avviene l’adattamento cognitivo e sensomotorio in condizione di inattività prolungata e contribuirà a migliorare la nostra comprensione dei processi neurodegenerativi, creando un ponte tra la medicina spaziale e la cura dei pazienti sulla Terra.

La notizia dell’inizio del progetto è stata menzionata anche su ANSA:
https://www.ansa.it/canale_legalita_scuola/notizie/universita_degli_stud...

Uomo sul letto per raccolta analisi